SPUNTI per una SPESA CONSAPEVOLE

Un’alimentazione equilibrata parte necessariamente da una spesa equilibrata e consapevole.

Come sempre tengo a sottolineare che anche per quanto riguarda l’alimentazione, ognuno di noi avrà necessità diverse. 

Necessità soggettive determinate principalmente da: 

  • costituzione
  • età 
  • tipo di lavoro
  • assetto familiare
  • stati emotivi
  • eventuali sintomi o patologie
  • eventuali intolleranze o allergie

Quindi quanto segue ha l’intento di mettere in luce l’importanza della consapevolezza nelle scelte che facciamo inevitabilmente ogni giorno….comprese le scelte mentre facciamo la spesa.

Ovviamente in pochi abbiamo la possibilità di coltivarci frutta e verdura e di allevarci gli animali, per “garantirci” dei cibi sani, ma per nutrirsi in modo equilibrato, prendendosi cura di sé, si può tranquillamente fare la spesa anche al supermercato, a condizione di fare un po’ di attenzione a quello che scegliamo di mettere nel nostro carrello. 

La prima abitudine da adottare dovrebbe essere quella di leggere sempre le etichette dei prodotti. 

Per coloro che non hanno ancora questa abitudine, potrà sembrare già scoraggiante, se si considera che solitamente facciamo la spesa nei ritagli di tempo e quindi “di corsa”. Sembrerà una perdita di tempo stare lì a leggere le etichette che per di più sono scritte a caratteri piccolissimi, tanto che molti di noi adulti siamo costretti anche a metterci gli occhiali per riuscire a leggere un elenco di nomi per i più incomprensibili. 

In realtà quando facciamo la spesa compriamo sempre gli stessi prodotti….quasi in automatico, quindi saranno sufficienti un paio di spese un po’ più impegnative nel leggere le etichette e nel cercare altri prodotti in alternativa, dopodiché avremo già fatto le nuove scelte e già preso le nuove abitudini e la spesa sarà differente per contenuti, ma uguale per tempo e impegno.  

Leggere le etichette ci permette di evitare un ampio consumo di prodotti alimentari industrializzati, preferendo invece alimenti semplici e naturali.

Per fare qualche esempio:

consideriamo lo ZUCCHERO di CANNA…..è sempre più nel pensiero comune che sia preferibile allo zucchero da barbabietola, ma il punto è……questo zucchero è raffinato o integrale? 

Nelle bustine di zucchero di canna che troviamo nei bar e buona parte anche di quello che troviamo sugli scaffali dei supermercati o nei negozi bio, è zucchero di canna sì, ma raffinato e per di più con aggiunta di coloranti per dargli quel color miele caratteristico. Di conseguenza se lo zucchero di canna che uso è raffinato e non integrale, cosa cambia dal classico zucchero bianco?…assolutamente niente!!!

Quindi sì allo zucchero di canna purché INTEGRALE e che abbia il suo aspetto un po’ colloso e che dia l’impressione che sia “vivo”…se lo versiamo su di un piattino si muove. Aggiungo questa descrizione perché purtroppo ci sono delle aziende che scrivono “zucchero di canna integrale” (anche sugli ingredienti), quando in realtà è chiarificato. 

Lo stesso vale per i CEREALI, che siano in forma di farine, pasta, pane, cracker, ecc…, è sempre preferibile che siano di Farina INTEGRALE. 

Per le farine e prodotti annessi, è bene NON fare affidamento sulla scritta “INTEGRALE” che troviamo sul pacco (scritta a caratteri cubitali), perché spesso NON corrisponde al vero. 

Per avere un prodotto di farina integrale è necessario che sull’etichetta degli ingredienti ci sia scritto: “FARINA INTEGRALE DI……es. farro, grani antichi, grano saraceno, ecc….”, qualunque altra dicitura non garantisce l’integralità della farina.

Lo stesso vale per il SALE che è bene sia integrale. 

Il sale integrale è più economico ed è un’ottima alternativa al sale rosa dell’Himalaya. 

Per quanto riguarda l’OLIO di OLIVA, per essere davvero olio di oliva con tutte le sue buone qualità nutrizionali, è necessario che sia “olio extravergine di oliva – spremuto a freddo”. 

Se  vogliamo aggiungere anche dell’OLIO di SEMI di LINO (ottimo in quanto è ricco di omega 3) oltre ad essere “spremuto a freddo”, è bene che sia anche da tenere in frigo.

Mentre per quanto riguarda i SURGELATI vanno benissimo, a patto che siano alimenti semplici, cioè raccolti e surgelati, oppure pescati e surgelati, che non siano prodotti alimentari già cucinati industrialmente. 

Questo vale per tutti i prodotti alimentari “già pronti” e/o confezionati, perché tra super-cotture, conservanti, aromi chimici (anche se c’è scritto aromi naturali), zuccheri, ecc….non resta più niente che si possa considerare un nutriente.

Poniamo rapidamente l’attenzione alle quantità della nostra alimentazione e quindi della nostra spesa. Per quantità non intendo il pesare prima di cucinare, ma piuttosto l’importanza delle proporzioni tra i vari alimenti. 

Nel carrello dovrebbe prevalere in ordine decrescente: 

  • VERDURA, CEREALI INTEGRALI, LEGUMI, FRUTTA PESCE, CARNI BIANCHE, UOVA, LATTICINI e CARNI ROSSE.

In oltre non dovrebbero mai mancare:

  • SEMI OLEAGINOSI (semi di lino, chia, sesamo, zucca, girasole, noci, noci brasiliane, mandorle, nocciole).
  • SPEZIE (es. zenzero, zafferano, curry).

Una nota sull’ACQUA trovo che sia doverosa, dal momento che sarebbe bene berne almeno 1 litro e mezzo al giorno. 

Se siamo obbligati a comprare l’acqua in bottiglia per via dell’eccesso di calcare, ecc… nell’acqua del rubinetto di casa, si può scegliere un’acqua che ci aiuti nella depurazione, quindi sarà un’acqua con un BASSO Residuo Fisso a 180°C (entro 50 o 60 mg/L) e con un pH attorno al 7.

Quindi quando mangiamo e prima ancora quando facciamo la spesa, abbiamo bisogno di tenere a mente che quello che scegliamo ci darà la possibilità di nutrirci in modo adeguato o meno.

Per concludere si può sintetizzare che per fare una spesa equilibrata le scelte degli alimenti dovrebbero essere caratterizzate da semplicità e freschezza.

BUONA SPESA!!! 

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